domingo, 25 de marzo de 2012

Venezuela:Banchiere paga 750mila $ a 3 expresidenti per attaccare Chávez

Come vivono gli ex-presidenti Cardoso, Lagos e Felipe Gonzalez? Zapatero a ruota
Caracas - Jorge Rodriguez, sindaco della capitale, ha reso noto che l'evento "culturale" denominato Parole per il Venezuela, organizzato dal gruppo bancario Banesco, per conferire prestigio alla campagna presidenziale del candidato oppositore Capriles Radonsky, è costato 750mila dollari. Alla speciale kermesse disegnata per rifare l'immagine all'estremista di destra Capriles, sono stati
invitati pezzi da novanta come l'ex presidente brasiliano Fernando Cardoso, il ventennale primo ministro spagnolo Felipe Gonzalez e l'ex presidente cileno Riccardo Lagos. Costoro hanno in comune una radice:  appartenenza a partiti dell'Internazionale socialista; protagonisti di primo piano nel disegno del format dell'ala sinistra del neoliberista. 


Il banchiere Juan Carlos Escocet li ha convinti con un assegno di 250mila dollari a testa, per viaggiare a Caracas a dire peste e corna della politica sociale del presidente Chávez che -secondo i tre tariffati moschettieri globalisti- sarebbe un volgare militarista, che nulla ha che fare con la sinistra. Quale, la loro? Secondo il "trio dorato" la moderna sinistra calza meglio al candidato dell'oligarchia Capriles Radonsky. Autenticamente di  "sinistra e progresista" è il candidato della banca privata Banesco, quella di J. C. Excocet che ha firmato gli assegni di 250mila dollari intestati a Cardoso, Lagos e Felipe Gonzalez. Come si vede, valutazioni assolutamente disinteressate.


Decisamente più economico è il cachet di Zapatero che -con la modica cifra di 30mila dollari- è stato ingaggiato dalla Conscomercio per la partecipare all'assemblea annuale dove è invitato anche il Capriles Radonsky. Un compenso assai modesto per il Zapatero che -dopo aver lasciato la Spagna nella situazione drammatica in cui versa- avrà il coraggio di rilasciare un'omelia sulle insuperabili virtù del globalismo progressista, magnificamente rappresentate dall'opposizione venezuelana. Poi, en passant,  una bella foto con il candidato sionista Capriles Radosnsky da usarsi nella sua campagna, e ritorno a Madrid. Altro giro, altro regalo. Ci vuole coraggio, però, scomodarsi da così lontano per raccomandare le politiche da lui applicate con pessimi risultati nella ridente Spagna.





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